Qualche giorno di ferie dal lavoro, tutto programmato per un viaggio nell’Est Europa assieme all’amico Claudio (Dillo) per un itinerario forse non proprio motociclistico ma ad ogni modo un progetto a cui tenevo particolarmente a Cuore già da tempo. A qualche giorno dalla partenza siamo costretti, per vari problemi ad annullare il tutto o meglio a rimandare a tempi più propizi.

Non me la sento di rimanermene a casa, ne di partire senza il “Dillo” perlomeno per quelle mete progettate assieme. Quindi…?

Decido di riparare su di un piano “B” che mi porti alla scoperta di luoghi in Italia di cui avevo sentito parlare da amici o riportati alla ribalta da splendidi documentari (Sky Arte) che in modo magistrale ne facevano risaltare il loro grande passato come in particolare per un piccolo borgo ma che nella Storia è stato un crocevia di grande importanza per l’impero romano, parliamo di Aquileia in Friuli Venezia Giulia.

Sono poco più di 300Km. da casa e, con una puntata anche sulla vicina Palmanova, decido di dedicare una sola giornata, comprensiva di viaggio a/r alle mie mete immaginando sarebbe stato sufficiente. Scelta di cui mi pentirò amaramente come scoprirò poi.

Non ho voglia di fare “levatacce” e così, dopo colazione, con tutta calma e con l’Adventurona preparata la sera precedente, indosso la mia armatura e parto sotto un cielo plumbeo che minaccia pioggia e infatti di li a pochi minuti inizia a spiovigginare  ma non me ne curo, la mia armatura, senza nemmeno la tuta per l’acqua è più che sufficiente. Il traffico autostradale è nella norma nonostante le vicine festività e ponte del 25 Aprile.

Poco dopo Verona il cielo sembra aprirsi ma di lì a poco ancora pioggia questa volta più insistente e la visiera del casco, complice l’alta umidità e il commentare al microfono della Action Cam la mia giornata, inizia un pò ad appannarsi. Sono così costretto a lasciare un piccolo spiraglio aperto sulla visiera per areare  il casco e far evaporare la condensa.

Un paio di soste in tutto lungo il tragitto e dopo circa 3 ore di viaggio a buona andatura raggiungo la mia prima meta, Palmanova la città a forma di stella. Di fatto una città fortino dalla planimetria piuttosto singolare come si evince semplicemente aprendo Google Maps e ancor più visionando le immagini satellitari su Google Earth. Monumento nazionale dagli anni 60′ è recentemente entrata nel Patrimonio Mondiale Unesco.

Parcheggio la moto pochi passi dalla Piazza ale centro della quale sventola una grande bandiera italiana. Di peso avvicino l’Adventure ai bordi della Piazza scatto qualche foto ricordo. Due chiacchiere con una passante del luogo ed anch’essa motociclista a cui chiedo info per pranzare nei paraggi.

Mi consiglia il Ristorante Pizzeria Al Gambero a poche decine di metri dalla Piazza sul lato Nord dove gusto ottimi piatti ma è tempo di rimettersi in cammino verso la vicina Aquileia ad una ventina di Km. da qui. E’ uscito anche il Sole e in pochi minuti raggiungo la mia meta. Già sulla strada avvisto un bel colonnato e rovine Romane molto suggestive. Raggiungo il centro cercando lo specifico parcheggio per moto che non riesco ad individuare e così decido di lasciare il mio mezzo nel parcheggio riservato alle auto sperando di non ritrovarmi qualche contravvenzione.

Inizia anche a far caldo, tolgo la giacca che ripongo nei bauletti ma anche così con pantaloni, stivali sotto tuta da moto girovagare tra i vari siti di interesse non è proprio comodissimo ma non posso certo denudarmi!

Entro nell’ufficio della pro loco a chiedere info sulle visite, acquistando i ticket per la Basilica, ora chiusa per un paio d’ore per via di una funzione religiosa in corso, il Battistero, la Domus e Palazzo Episcopale sono invece già ora aperti al pubblico.

Munito di Reflex, telecamerina (mi ero portato anche quella seria ma poi avrei avuto bisogno di uno sherpa) inizia la mia visita dal Battistero e adiacenti Mosaici pavimentali risalente tra il IV e V secolo e sembrerebbe fosse utilizzato per la preparazione dei catecumeni. Nelle ampie sale mi ritrovo completamente solo, ho così modo di scattare e filmare in maniera indisturbata questa meraviglia.

Mi sposto ad un centinaio di metri presso la Domus e Palazzo Episcopale dove ammiro altri splendidi mosaici, oltre ad una bella rassegna fotografica di immagini scattate nel 1996 a Palmyra in Siria che ebbi modo di raggiungere in moto nel 2002. L’antica Capitale della Regina Zenobia di cui oggi ahimè è rimasto ben poco dopo il passaggio dell’ISIS e della loro sciagurata devastazione.

Apre finalmente i battenti al pubblico anche la Basilica di Santa Maria Assunta dove buona parte del suo pavimento è ricoperto da mosaici dalle stupende tessere policrome che nella Cripta raggiungono livelli sublimi con raffigurazioni che rappresentano il percorso di purificazione dell’anima, la salvezza divina, la vita terrena etc.

Sono abbastanza esausto, in un bar adiacente ingurgito acqua fresca e bibita. Due chiacchiere con altri motociclisti della mie parti e in visita nella zona per un weekend lungo ed è ora di lasciare Aquileia. Inutile dire che mancano all’appello altri siti di grande importanza ma mi riprometto di tornare. Mi attende il lungo viaggio di rientro. Pieno di carburante mentre il cielo si fa scuro e infatti, appena imbocco l’autostrada, inizia a piovere, pioggia che ai confini con il Veneto diventano veri acquazzoni, procedo e nel tardo pomeriggio le nubi si diradano, esce un bel Sole donandomi un piacevole rientro a casa assai gratificato per il bel giro in moto ma già progetto una nuova escursione sempre in giornata questa volta verso Sud.